TISANA AL CALAMO (53)
TISANA AL CALAMO (53)
Tisana digestiva, ottima dopo pasto, ha un sapore e un aroma piacevoli, che la rendono una bevanda ideale da gustare in qualsiasi momento della giornata. La freschezza della menta piperita, l'amarognolo dell'assenzio e l'aroma agrumato dell'arancio amaro la rendono una bevanda ideale per persone che cercano un modo naturale per migliorare la digestione. Tisana è ideale da bere dopo i pasti, ma può essere gustata anche durante la giornata per ritrovare la freschezza e la concentrazione.
TISANA AL CALAMO AROMATICO COMPOSTO (53)
INGREDIENTI: Assenzio romano sommità, Arancio amaro corteccia, Calamo aromatico radici, Menta piperita
USO: Decotto.
Un cucchiaio della miscela in una tazza d’acqua, portare ad ebollizione e far riposare 10 minuti, indi filtrare e bere dopo i pasti.
CONFEZIONE: Busta da 80g
EAN: 8059006720261
PIANTE UTILIZZATE: Assenzio romano sommità, Arancio amaro corteccia, Calamo aromatico radici, Menta piperita.
CALAMO AROMATICO
ABITAT: La pianta, originaria dell'Asia si è diffusa in Europa e nei paesi dal clima temperato, inclusa l'America settentrionale. Il suo habitat è costituito dalle zone umide, gli stagni o le zone ripariali e non sopporta il sole forte del mese di agosto. Vegeta a quote comprese tra 0 e 300 metri.
FITOGRAFIA: Si tratta di una specie idrofita radicante che può raggiungere dimensioni comprese tra i 50 centimetri ed il metro di altezza. Gli scapi, dai quali si origina l'infiorescenza, hanno una forma triangolare. Le foglie sono lineari ed erette, di colore verde scuro. I fiori sono ermafroditi e raggruppati in un'inflorescenza a spadice conico, di colore giallo o verde chiaro. Possiedono un unico tepalo lungo al massimo 2,5 millimetri. I frutti sono delle bacche di colore rosso. La radice è costituita da un rizoma ramificato e aromatico.
PARTI USATE: Radici.
COMPONENTI PRINCIPALI: Olio essenziale con: β-asarone, aldeide asarilica, linaloolo, calameone, calamolo, eugenolo, canfora di calamo, acidi palmitico ed eptilico
AZIONE FARMACODINAMICA: Ha proprietà antielmintiche, antisettiche, antispasmodiche, aromatiche, carminative, colagoghe, eupepticodigestive, emmenagoghe, febbrifughe, stomachiche, toniche. Il Calamo aromatico è indicato come stimolante digestivo, nella dispepsia e nell’inappetenza, nella flautolenza e nell’anoressia; inoltre combatte l’insufficienza e l’intossicazione biliare, la gotta e l’uricemia. L’insonnia viene curata dai medici ayurvedici con una miscela di erbe, tra le quali la principale è proprio calamo.
CURIOSITA’: Per Dioscoride il Calamo aromatico rappresentava una pianta per il recupero della vista. Questa presunta proprietà era narrata in una favola che raccontava di come una donnola perse la vista lottando contro un basilisco, ma successivamente, grazie a questa pianta, la riacquistò nuovamente. Il Calamo rientrò a far parte di un farmaco per la cura e la prevenzione della peste, il aceto aromatico chiamato aceto “dei quattro ladri”.
ALTRI USI: Da un punto di vista gastronomico, i germogli possono essere usati per insaporire le insalate, mentre la radice aromatizza i piatti di carne.
ASSENZIO ROMANO
ABITAT: Campi incolti, terreni aridi, pietrosi e soleggiati, luoghi sabbiosi delle regioni temperate dell’Europa, Asia, Carelia, Siberia, America meridionale e Nuova Zelanda, fin nelle zone montane superiori.
FITOGRAFIA: Erba perenne, pubescente, verde-cinerina superiormente, bianco argentea nella parte inferiore, alta 0,60-1 m., di sapore amaro-aromatico. Radice legnosa, fittonosa, munita di filamenti fibrosi. Fusto eretto, cilindrico, solcato, con ramificazioni laterali fiorifere. Foglie alterne, le radicali pubescenti, lungamente picciuolate, tripennatosette, con lacinie oblungola ceolate, ottuse; le cauline quasi sessili e bipennatosette, le terminali lineari, con lembo intero. Fiori giallastri in capolini brevemente peduncolati, unilaterali, pendenti, raccolti all’ascella in pannocchie piramidali. Acheni piccolissimi, obovati, lisci. Fioritura. Luglio-agosto.
PARTI USATE: Le foglie e le sommità fiorite.
COMPONENTI PRINCIPALI: Un glucoside amaro, l’absintina o anabsintina, acido tannico, sostanze amare, clorofilla, acido malico e succinico, una essenza costituita da tuione, tanacetone, tuiolo, azulene, fellandrene, pinene, cadinene; idrocarburi ed altre molecole.
AZIONE FARMACODINAMICA: antisettiche, aromatiche, aperitive, emmenagoghe, febbrifughe, stimolanti, stomachiche, toniche, vermifughe. Per la salute: uso interno
CURIOSITA’: Perchè si chiama così: Artemisia, etimologia incerta: dal greco artemis, sano e salvo, allusivo alle virtù benefiche della pianta; Absinthium, dal greco apsin-thion, non amato, cioè pianta sgradevole, amara. Nomi popolari: almina, alvina
ALTRI USI: Per la cucina: viene usato come aromatizzante per la grappa, ed entra nella preparazione di liquori, amari e digestivi. Qualche ramoscello nei cassetti e negli armadi tiene lontano tarme e insetti. Frizio-nando la pelle con la pianta si prevengono le punture di api e zanzare.
ARANCIO AMARO
ABITAT: Originario delle Indie orientali, è coltivato lungo i litorali dell’Europa e delle regioni mediterranee.
FITOGRAFIA: Albero sempreverde, alto 4-6 m., con chioma cupuliforme. Tronco liscio, cilindrico, con scorza brunoverdastra, Foglie alterne, persistenti, ellittiche, acute all’apice, crenate, col piccivolo dilatato, glabre, di un verde lucente, accompagnate da stipole spinose. Fiori bianchi, odorosi, solitari o raccolti in cime alla sommita dei rami.
PARTI USATE: I fiori, le foglie, la corteccia.
COMPONENTI PRINCIPALI: Corteccia: olio essenziale costituito da limonene, acido esperidinico, acido auranziamarinico, auranziamarina (sostanza amara), esperidina; neoesperidina, pectina, olio fisso, enzimi, vitamina A.
AZIONE FARMACODINAMICA: E’ dotato di proprietà amaro-Toniche, digestive, stomachiche (incremento delle secrezioni gastriche) e antispasmodiche sul tratto gastrointestinale. Più nel dettaglio, tali proprietà sono ascritte alla scorza dei frutti di arancio amaro e all'olio essenziale in essa contenuto. Inoltre, al suddetto olio sono attribuite attività antimicrobiche e sedative.
CURIOSITA’: Il nome deriva dal nome latino del cedro e limone, dal greco kédros cedro e kítron limone, e aurantium: dal latino botanico málum aurán-tium arancia: (Citrus ×) epiteto poi esteso a identificare il colore aranciato. È un antico ibrido, probabilmente fra il pomelo e il mandarino, originario del sud-est asiatico ma che da secoli cresce come specie autonoma e autoctona.
ALTRI USI: In Italia, specie al sud, le arance amare vengono utilizzate per la preparazione di marmellate casalinghe, oppure la pianta viene impiegata a scopo ornamentale. Dai fiori dell'arancio amaro viene estratta un'essenza molto usata in profumeria, l'essenza di neroli o zagara, il cui aroma ricorda quello del bergamotto.
MENTA PIPERITA
ABITAT: Molto coltivata e spesso inselvatichita nei luoghi coltivati, su suolo calcareo o argilloso-calcareo dell’Europa centrale e meridionale, America settentrionale e meridionale, Giappone.
FITOGRAFIA: Pianta erbacea, perenne, alta 30-80 cm., lievemente vellutata. Radice lunga, strisciante, fibrosa, grigio biancastra. Caule eretto, tetragono. Foglie opposte, intere, brevemente picciolate, piane, ovatolanceolate, rotondate alla base, acute all’apice e col margine dentato, di colore verde scuro nella pagina superiore, più pallido nella inferiore, e lievemente pubescente sulle nervature, fiori di un violetto porporino.
PARTI USATE: Sommità Fiorite
COMPONENTI PRINCIPALI: Tannino, resina, enzimi, pectina, un olio etereo costituito da mentolo o canfora di menta (alcool terpenico) acetato, valerianato di metile e butirato (esteri del mentolo), mentene, pinene, fellandrene e limopeni), mentone, acidi valerizisi e perossidasi.
AZIONE FARMACODINAMICA: Carminativa, coleretica, emmenagogo, espettorante, eupeptica, fluidificante bronchiale, stimolante.
Impiego terapeutico. Alito fetido, Atonia digestiva, Bradipepsia, Bronchite catarrale, Dismenorrea, Disoressia, Flatulenza, Idrosi, Indigestione, Ipocolia Ipomenorrea, Ipotonia intestinale, Meteorismo, Metralgie, Spasmi gastroenterici, Vomiti nervosi.
CURIOSITA’: Mentha, o dal nome - della ninfa Mintha, oppure dal latino mens, mente, perché si riteneva che la pianta avesse proprieta fortificanti per l’intelligenza.
ALTRI USI: Per la bellezza: la menta esercita sulla pelle un’azione tonificante, rinfrescante, stimolante e leggermente astringente. L'infuso o il decotto preparato con cinquanta grammi di foglie e sommità fiorite in un litro d‘acqua può essere validamente impiegato per impacchi e lavaggi, oppure per suffumigi stimolanti o per bagni rinfrescanti e tonificanti. Per la cucina: molteplici sono gli impieghi della menta in cucina come aromatizzante.
TISANE DEL MONASTERO
Tisane di antica formula Monastica, composte da piante officinali prive di pesticidi e conservanti. Utili per migliorare lo stato di salute. Sono spesso molto apprezzate per il loro gusto ed aroma, il loro utilizzo si associa ad uno stile di vita sano e sostenibile.
L'uso delle tisane nella tradizione monastica risale ai primi secoli del cristianesimo. I monaci, che vivevano in comunità isolate, erano alla ricerca di modi, per mantenersi in salute e prevenire le malattie. Le piante officinali, che erano abbondanti nei loro giardini, fornivano loro una fonte naturale di rimedi. Erano anche esperti erboristi e farmacologi. Hanno sviluppato un'ampia conoscenza delle proprietà curative delle piante e hanno raccolto e conservato le loro conoscenze in trattati e manoscritti. Questi testi, che sono stati tradotti e copiati in tutto il mondo cristiano, hanno contribuito a diffondere l'uso delle tisane in Europa e in altre parti del mondo.
Le tisane erano usate dai monaci per una varietà di scopi. Venivano utilizzate per curare malattie, alleviare i sintomi, migliorare la digestione e la salute generale. Venivano anche utilizzate per scopi spirituali, come la meditazione e la preghiera.