Inaugurazione Riapertura Spezieria del Monastero

Cari Amici, finalmente torniamo agli albori, quando un Monastero non serviva solo a curare l'anima ma anche a curare il corpo. Dopo tanti sforzi, siamo riusciti a recuperare le antiche formule dei nostri Padri, che cercheremo di mettere a vostra disposizione.

Per questo motivo abbiamo organizzato un evento, il 27 ottobre 2024, nel quale presenteremo, non solo la rinata Spezieria monastica, ma anche e soprattutto i prodotti, frutto del lavoro dei monaci.

Siete tutti invitati, sarà un momento particolare, in cui non solo si parlerà di storia e di scienza, ma soprattutto, si parlerà di voi e della nostra salute. Sarà l’inizio di una serie di incontri, in cui cercheremo, nel tempo, di affrontare i piccoli e grandi problemi del benessere dell’era moderna trovando possibili soluzioni nella natura e nello spirito.

In questo percorso ci accompagnerà il Prof. Umberto Nardi, docente presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma.

Nel primo incontro del 27 ottobre 2024 il programma si articolerà nel seguente modo:

  • Ore 9:30 Arrivi, registrazione

  • Ore 10 Santa Messa

  • Ore 11 Conferenza del Prof. Umberto Nardi dal titolo: “La Natura in Monastero”, - Storia di un’antica Spezieria Monastica-

  • Ore 13 pranzo in Monastero (costo € 20,00)

  • Ore 15 visita alla spezieria ed incontro con il Prof. Umberto Nardi per domande ed approfondimenti

  • Ore 17 Saluti

In questa occasione ai partecipanti verrà data l’opportunità di acquistare i nostri prodotti con uno sconto del 20%

E’ necessaria la prenotazione: 

Informazioni: 
MAIL: spezieria@silvestrini.org
Tel./Whatsapp: +39 0761634734

E’ anche possibile, per chi venisse da lontano, prenotare la stanza nella foresteria monastica, sia ante sia post Convegno

Vi aspettiamo numerosi.

Buona Pasqua dal chiostro

EXULTET!

Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello, che con il suo sangue consacra le case dei fedeli. Questa è la notte in cui hai liberato i figli d’Israele, nostri padri, dalla schiavitù dell’Egitto, e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso. Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato con lo splendore della colonna di fuoco. Questa è la notte che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo, li consacra all’amore del Padre e li unisce nella comunione dei santi. Questa è la notte in cui Cristo, spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro. Nessun vantaggio per noi essere nati, se lui non ci avesse redenti.
O immensità del tuo amore per noi! O inestimabile segno di bontà: per riscattare lo schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio! Davvero era necessario il peccato di Adamo, che è stato distrutto con la morte del Cristo.
Felice colpa, che meritò di avere un così grande redentore! O notte beata, tu sola hai meritato di conoscere il tempo e l’ora in cui Cristo è risorto dagli inferi.

O notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo creatore!

Omnia facta sunt.

“Io sono la Risurrezione e la Vita.” Gesù lo afferma come Figlio di Dio e coma Dio stesso. Con queste parole, cariche di profondità e speranza, ci offre una visione della vita eterna ed è la migliore conferma della fede in Cristo redentore. Secondo l’apostolo Paolo, se Cristo non fosse risuscitato, la predicazione cristiana sarebbe vana e priva di senso la nostra fede.

La Pasqua è la dimostrazione del potere di Dio sulla morte, e del suo amore per noi, garantendo così la rinascita ad una vita nuova e aprendo per coloro che credono in Lui la speranza per la vita eterna; è l’evento fondamentale della nostra fede cristiana, la speranza trionfa sulla disperazione e la vita eterna si manifesta. La risurrezione di Cristo è un mistero di salvezza. È un avvenimento escatologico, oltre la storia e i suoi metodi di ricerca. Dio con la sua potenza ha dato vita ai morti e ha chiamato all’esistenza ciò che ancora non esisteva. È l’onnipotenza dell’Amore, è la vita spenta che torna a vivere in pienezza.

Cristo risorto vive per sempre: Gesù risorto non muore più. Egli vive nella gloria del Padre, è esaltato in cielo e contemporaneo a tutti noi, agli uomini di tutti i tempi. La sua risurrezione è un avvenimento reale riguardante il Cristo stesso. In sintesi, la risurrezione di Cristo è la prova della sua suprema verità. È la base della speranza cristiana e la dimostrazione che la morte non ha l’ultima parola. La risurrezione non è solo un evento passato, ma un processo continuo. Viviamo nella tensione tra la fragilità umana e la speranza divina. Ogni giorno, abbiamo l’opportunità di risorgere, di superare le nostre paure e di abbracciare la vita con fiducia. Quindi, sì, la risurrezione vive nella storia di ogni giorno, nei sorrisi, nelle lacrime, nelle scelte che facciamo e nell’amore che condividiamo.

Vedete le mie mani e il mio costato…

È un richiamo costante a vivere con gratitudine e a guardare oltre le sfide, verso la luce che ci attende. Le sfide ancora ci umiliano e ci confondono, ma ci confermano nel frattempo che la passione del Figlio di Dio e la sua gloriosa risurrezione si fondono indissolubilmente con le nostre crudeli passioni e così la nostra vita continua a pulsare e ogni volta a risorgere con la migliore intensità. La crudeltà che uccide gli innocenti, Il buio denso che oscura il mondo, la trama che vorrebbe si spegnesse la lampada del bene e si affermasse il primato del male, le croci e i crocifissori si aggirano nel mondo, ma mai e poi mai potranno ignorare che il Crocifisso è il vero trionfatore della morte e l’autore della vita, Lui che abbraccia sempre con amore il nostro mondo per redimerlo dal male che l’avvolge.

Tutto questo è insito nella certezza della nostra fede: “Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più, la morte non ha più potere su di lui. Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù”. Questa è la nostra fede, che deve essere ferma e incrollabile, più forte delle grida di morte che insufflano con insistenza sulle nostre coscienze. Per essere “viventi con Dio” dobbiamo riscoprire la forza della preghiera, la capacità del perdono, tutta l’energia dell’amore che Cristo Gesù dona a tutti e a ognuno con l’effluvio della sua grazia. Maria, la Madre di Gesù, la Madre nostra ha vissuto e vive con una intensità unica la passione del Figlio suo, per questo la “Piena di grazia”, per volere di Dio, è la nostra madre, la nostra Pasqua. È la “Regina della Pace!”. È Colei che schiaccia il capo all’antico serpente e ci rigenera sull’impronta del Figlio suo risorto.

Buona e santa Pasqua a tutti

I monaci del Monastero San Vincenzo in Bassano Romano


Celebrazioni nel nostro Monastero:

Giovedì santo:
- Ore 17 In Cena Domini
- Ore 21 Veglia Eucaristia "In Getsemani"
Venerdì santo: (digiuno e astinenza)
- Ore 8 Ufficio Letture - Lodi
- Ore 16 Liturgia della Passione
Sabato santo:
- Ore 8 Ufficio Letture e Lodi
- Ore 21.00 Veglia Pasquale
Domenica di Pasqua:
Messe Ore: 8.30; 10:00(cantata); 11.30
Lunedì di Pasquetta
- Ore 10.00 Messa
CONFESSIONI: Campanella in chiesa

SCONTO PASQUALE SUI PRODOTTI
DEL LABORATORIO MONASTICO:

Dal 25/03/2024 al 07/04/2024 SCONTO sui prodotti del monastero del 10%
CODICE SCONTO da inserire nella fase del pagamento: PASQUA2024


Spezieria monastica

PRESENTAZIONE SPEZIERIA MONASTICA

Finalmente, dopo decenni di chiusura, abbiamo riaperto la spezieria monastica, con e sulla forza della nostra centenaria tradizione erboristica. Troverete un po’ di storia, qualche curiosità e molta scienza. 


E’ una storia antica…

…la nostra, supera i tredici secoli. Sin da quando gli ordini monastici hanno dispensato salute con le prime spezierie monastiche e dopo, a cavallo dell’anno mille, dispensatori di cultura attraverso il lavoro amanuense. Cioè ha permesso all’uomo di non perdere le conoscenze acquisite, soprattutto nell’arte medica. Dal retaggio del passato siamo riusciti, oggi, a recuperare la tradizione e le antiche formule, che sono state alla base della moderna farmacologia e che rappresentano non solo un aspetto culturale, ma anche e soprattutto un continuum con le tradizioni empiriche popolari. Ippocrate, il medico dell’antichità, asseriva che l’uomo è quello che mangia e la sua salute passa attraverso il cibo. La nostra tradizione monastica ci porta a riprodurre, oggi, quello che un tempo si usava per mantenere il corpo e la mente sani, attraverso prodotti alimentari che possono esercitare un’azione salutistica.

Primi tra tutti i nostri VINI AROMATIZZATI
(Bevanda Aromatizzata a base di Vino)

 I nostri VINI AROMATIZZATI sono ottenuti dalla macerazione a freddo del vino con piante officinali tipiche della nostra campagna; dal connubio tra un vino genuino e generoso e piante di raccolta spontanea si è ottenuta una bevanda in grado di soddisfare il palato ed aiutare il fisico. Non si tratta di vino da pasto, la loro peculiarità è rappresentata dal fatto che possono essere, a seconda della pianta che li compone, un ottimo sostegno. Il loro effetto benefico va ricondotto all’attività delle piante che lo compongono; pur essendo una bevanda spiritosa dal gusto gradevole, senza alcuna presunzione farmacologica, può esercitare un’azione benefica sull’organismo umano ed essere un ottimo coadiuvante per quei piccoli fastidi fisici che accompagnano la vita di ognuno.

Si tratta, dunque, di un prodotto alimentare a base di vino arricchito da piante officinali che ne caratterizzano il gusto e l’attività. E’ una bevanda a basso grado (14°) per questo motivo può essere bevuta da tutti. La particolarità sta nel fatto che oltre ad avere un gusto molto apprezzato svolge anche una particolare funzione, diversa da tipo a tipo, per esempio: digestiva, corroborante, aperitiva, rilassante etc., etc.


Le piante aromatiche

Le piante aromatiche hanno una storia antica, venivano utilizzate fin dagli albori dell’uomo, ne ritroviamo traccia nell’antico Egitto, nella Mesopotamia, nell’antica Grecia, nell’Impero Romano sino ai giorni nostri. L’uso di queste piante, negli alimenti, ne citiamo alcune: Salvia, Rosmarino, Menta, Alloro, Lavanda e molte altre, aveva lo scopo di aromatizzare il cibo, renderlo più appetibile e più digeribile. Non solo! perché lo scopo era anche e soprattutto salutistico, venivano usate cioè per la conservazione dei cibi e per fornire all’organismo umano quegli elementi naturali che potessero salvaguardarne la sua salute.

Queste piante, se ben veicolate con il giusto solvente, possono sortire effetti inaspettati, oltre a rendere i cibi più sapidi e più appetibili. La storia, l’esperienza empirica, ma non solo, anche la scienza moderna ci indicano: il Vino, l’Olio Extra Vergine d’olivo, l’Aceto di Vino come i miglior veicoli per l’ottimizzazione dell’utilizzo di queste piante.

I primi ordini Monastici hanno tramandato, attraverso gli amanuensi, questa cultura e gli antichi speziali ne hanno fatto tesoro mettendo a punto tecniche di estrazione naturali sempre più raffinate. Oggi noi, seguendo tale tradizione e mantenendo inalterate le tecniche di allora, produciamo Olii ed Aceti aromatizzati, ora come allora, per migliorare il sapore del cibo e per garantire la salute di chi li usa.

OLIO AROMATIZZATO

Le origini dell’olio d’oliva

L’origine si perde nella notte dei tempi, tracce storiche si hanno sin dal V millennio A.C.. Chi ha iniziato la coltivazione, la conservazione e l’utilizzo sono stati da prima gli Egiziani che asserivano che l’Olio di Oliva conferisse forza e giovinezza. Già da allora arricchivano l’olio con spezie, fiori e piante aromatiche (viene riportato nel papiro di Ebers 1550 A.C. e in quello di Smith 1500 A.C.). Poi i Greci ed i Romani che misero a punto le prime tecniche di produzione e conservazione dell’olio d’oliva extravergine, tecniche che per secoli rimasero invariate. La stessa diffusione della pianta si deve principalmente proprio a questi due popoli che, nel corso delle espansioni dei loro imperi, esportarono la pianta tanto amata. E’ opera dei Monaci se oggi, fortunatamente, la produzione di olio d’oliva prospera ed è ormai diventato una parte insostituibile della dieta mediterranea. Furono proprio i monaci coloro che più di tutti conservarono e successivamente diffusero le antiche pratiche e conoscenze sulla coltivazione degli ulivi. Fu nel XII che i monaci iniziarono il recupero degli uliveti contribuendo a riportare l’Olio d’Oliva al centro dell’alimentazione. Da allora ad oggi, i monaci, seguendo la loro regola “Ora et Labora” continuano a prendersi cura degli uliveti dei monasteri, nel pieno rispetto della natura e delle tradizioni.

 OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA
FONTE DI SALUTE E BENESSERE

Le teorie sui benefici dell’olio d’oliva per la salute si sprecano fin dall’antichità, ma è solo nell’ultimo secolo che la scienza ha confermato queste tesi. Innanzitutto è ricco di grassi insaturi, che favoriscono l’eliminazione del colesterolo, diminuendo le possibilità di ictus, infarto e aterosclerosi. In più, grazie all’elevata quantità di vitamina E, polifenoli, fitosteroli, clorofille e carotenoidi, l’olio è in grado di rallentare l’azione dei radicali liberi, rendendolo un vero e proprio “Elisir di eterna giovinezza”! Alcune recenti ricerche hanno dimostrato perfino che un consumo abituale di olio d’oliva previene la formazione di tumori al colon e alla mammella. (Extra-Virgin Olive Oil from Apulian Cultivars and Intestinal Inflammation Marica Cariello,1 Annalisa Contursi,2 Raffaella Maria Gadaleta,1 Elena Piccinin,1 Stefania De Santis,3 Marilidia Piglionica,1 Ada Fiorenza Spaziante,4 Carlo Sabbà,1 Gaetano Villani,4 and Antonio Moschetta1,5,6,* PUBMED Natural Library Of Medicine)

I nostri Olii aromatizzati:


ACETI AROMATIZZATI

La scoperta dell’aceto risale certamente al 4000 anni A.C., i primi a darne conto sono gli Assiro Babilonesi, i quali scoprono, per caso, la fermentazione di frutta e verdura (uva, mele, pomodori, melograno, etc.) che acidificando si trasforma in un liquido alcolico acido e dal forte aroma. Il suo uso fu, inizialmente, per la sua componente acida, di conservante, additivo per potabilizzare l’acqua e curativo per molte patologie dell’epoca; solo in seguito fu introdotto nell’alimentazione come condimento. Sin da allora l’aceto ottenuto veniva arricchito con piante aromatiche e medicinali. Oggi in cucina gli impieghi dell’Aceto sono molteplici: serve per sgrassare salse troppo pesanti, rende più morbide le carni, e si usa anche per la cottura dei pesci d’acqua dolce. È anche larghissimo il suo impiego nelle marinate e nelle conserve dette appunto: sottaceti. 

In breve:

  • L’aceto è parte integrante dell’alimentazione da millenni.

  • L’aceto manifesta proprietà conservanti ed antisettiche.

  • Il primo a darci notizia del suo uso farmacologico fu Ippocrate, che ne consigliava l’uso per sanare ferite e piaghe, ma anche come antitussivo e antinfettivo sistemico.

  • Il suo uso oggi come conservante e come antisettico è comprovato dalla ricerca scientifica. Nella prima guerra mondiale veniva usato come antinfettivo sistemico e gli va attribuita un’attività battericida su microrganismi potenzialmente letali.

  • L’aceto alimentare contiene componenti bioattivi (la cui varietà dipende dal tipo di aceto e dalle modalità d’invecchiamento), che ne fanno ipotizzare un importante ruolo per il mantenimento di benessere e salute. 

Le formule dei nostri aceti aromatizzati risalgono al XII secolo e da allora appartengono alla tradizione monastica. La lavorazione e le tecniche di estrazione si rifanno a quell’antica esperienza ed, ancora oggi, usiamo la stessa metodologia. Otteniamo, così, un prodotto con aroma e gusto inconfondibili.

Può essere usato semplicemente come condimento per insalate o per cibi cotti. Per aromatizzare l’acqua e per arricchire un cocktail di gusto particolare, alcune gocce sul gelato ne accentuano il sapore.

I nostri aceti speziati:



Tutti i prodotti sono disponibili sul nostro sito a questo indirizzo:

https://www.monastica.info/prodotti-monastici


Ordinazione sacerdotale

La Congregazione Benedettina Silvestrina
è lieta di annunciarVi che domani,

Sabato 16 Settembre 2023 alle ore 17:30,

per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria

di S. Em.za Rev.ma Cardinal Beniamino STELLA,

presso la nostra chiesa monastica di San Vincenzo M. in Bassano Romano,

DUE DEI NOSTRI MONACI

Don Emilio Okongo e

Don Gervais Kambale Mughanyiri

SARANNO ORDINATI SACERDOTI

Domenica 17 settembre 2023 Ore 10:00
Vi invitiamo alla partecipazione e alla preghiera per i nuovi sacerdoti.

Concerto Fine estate

Il tempo delle vacanze per molti volge a termine. Molti pellegrini e turisti, in questi due mesi, hanno fatto sosta o di riposo o di preghiera nel nostro Monastero. Sappiamo tutti che lo spirito si nutre di cultura, così, abbiamo pensato, che alla fine di questo mese di agosto, potrete venirci a trovare ancora una volta per uno spettaclo culturale di una buona e bella canzone italiana.

Concerto di fine estate

Speriamo, sarà un evento memorabile. Ma per motivi organizzativi consigliamo di prenotare il prima possibile visto il numero limitato di posti a sedere. Prevendita su Bassano Romano: Bar Rosa e Carrefour di Pozzoli Giancarlo.

Oppure on line su: https://www.liveticket.it/gianmarcocarroccia

Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

2 Settembre 2023
Chiostro interno
del Monastero San Vincenzo M.
Ore 21:00
— Emozioni

SUDORE E DEODORANTI

SUDORE E DEODORANTI

Il pH dei luoghi di maggiore sudorazione costituisce un ottimo ambiente per lo sviluppo di batteri, funghi e lieviti. Sono proprio questi la causa del cattivo odore. Dunque, l’azione deodorante non deve passare attraverso un intervento sulle ghiandole sudoralima sarà costituita di prodotti naturali che possano limitare la proliferazione microbica. Non si parla di un antibiotico, ma di essenze naturali che esercitino un’attività antimicrobica.

Buona Pasqua con la Regina della Pace

Alla vittima pasquale si innalzi il sacrificio di lode,
l’Agnello ha redento il gregge, Cristo l’innocente ha riconciliato peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate in un duello straordinario: il Signore della vita era morto, ora, regna vivo.
Raccontaci, Maria, che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente, la gloria del risorto.
— Sequenza di Pasqua

 

Per l’indissolubile legame che ci unisce al nostro Creatore e Signore, perché come sue creature, profondamente coinvolti nel mistero della redenzione, dobbiamo credere che tutto il bene e tutto il male del mondo si riconciliano in Cristo immolato per redimerci e risorto per renderci partecipi della sua stessa natura. In questo si racchiude tutta la nostra storia di vita e di morte, di peccato e di misericordia, di bene e di male. Anche quanto stiamo vivendo ai nostri giorni come umanità, come Chiesa, come singole persone appartiene a Dio: è Lui il Signore e custode della storia, custode di tutti e di ognuno, è Lui che incessantemente ama di tenerissimo amore i suoi Figli. Ci ama perché creati a sua immagine e somiglianza, ci manifesta più intensamente il Suo indefettibile amore quando ci ha visto e ci vede macchiati dal peccato, immersi nelle nostre povertà. Con questa consapevolezza San Paolo intona il suo inno di ringraziamento e di lode: “Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo”. (Ef 1,3-6)

Ed ecco in sintesi l’“Opera” divina, il progetto mirabile della nostra Redenzione, l’annuncio della Pasqua: «Il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo» (1 Gv 4,14). «Egli è apparso per togliere i peccati» (1 Gv 3,5): La nostra natura, malata, richiedeva d'essere guarita; decaduta, d'essere risollevata; morta, di essere risuscitata. Avevamo perduto il possesso del bene; era necessario che ci fosse restituito. Così comprendiamo che la Pasqua è il “compiuto” di Dio, offerto e donato a noi, nell’assoluta gratuità, possiamo dire per l’esuberanza incommensurabile del suo amore. Egli ci chiede di alimentare e far ardere la fede per comprendere e vivere nella gioia il dono di Dio. Infatti, afferma ancora San Paolo: “Vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch'io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture. (1 Corinzi 15:3-4) 

La risurrezione di Gesù è la verità fondamentale della nostra fede in Cristo, è da credere e vivere come realtà centrale del mistero pasquale insieme con la croce: “La nostra Pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi. Celebriamo perciò la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malvagità e di malizia, ma con azzimi di sincerità e di verità”. (1 Cor 5:7,8)

Da veri cristiani dobbiamo perciò audacemente augurarci e trasmetterci un tenace desiderio da parte di tutti gli uomini di ricomporre le fratture, di rimarginare le lacerazioni, di instaurare, a tutti i livelli, un'essenziale unità nel sacro vincolo della pace. Tale desiderio, oltre la forza della fede, comporta in tutti gli uomini una vera universale nostalgia di riconciliazione, come quella testimoniata dal buon ladrone. Egli, pur senza la pienezza della fede, implora: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!». (Lc 23,42). Così potremmo “vedere” come la Pasqua ha, per il dono immenso meritato dal divino Redentore, la forza di pervadere di motivata speranza il cuore di ognuno. Che giunga finalmente l’incrollabile convinzione che al disopra di ogni umana stoltezza, più forte del peccato, c’è l’Amore. È urgente che un atto universale di volontà libera e totale vinca il peccato e, con esso, la morte. La libertà pienamente libera di Gesù di Nazareth ha operato questa redenzione più radicale del peccato stesso.

Per vivere la Pasqua, come una vera rinascita, è indispensabile, per espressa volontà divina, la materna presenza di Maria, la Mediatrice di grazia; risuonano come dono prezioso le parole con le quali Gesù, dopo il tutto è compiuto, ci dona la Madre Sua e ci affida a Lei, “Ecco tua Madre”. Lei già piena di grazia, ulteriormente arricchita dei meriti della passione di amore intensamente condivisa con il Figlio sulla croce, attira a sé tutti i suoi figli. Come la nascita del Verbo incarnato, per volere del Padre celeste, è avvenuta con il Fiat della Vergine Maria, così la nostra rinascita in Cristo, il vissuto reale della nostra Pasqua, avviene e si compie in Lei, nella Madre sempre vergine, perennemente feconda. Lei ha la capacità non soltanto di schiacciare la testa al serpente, come vaticinato sin dal principio da Dio stesso, ma come Madre dei credenti, di farci rinascere come figli sull’impronta del Figlio suo, dotati della somiglianza soprannaturale di Gesù, vero Dio e uomo perfetto. Così la redenzione si incarna in noi, così possiamo godere in pienezza della Pasqua, così la Regina della pace diventa la Madre della nuova umanità, della Chiesa nuova. Il mondo, ora in preda a penoso disordine, tornerà ad essere un giardino, come Dio ce lo aveva donato all’inizio. È Lei, la Madre, la divina giardiniera, Lei il fiore più bello del giardino di Dio, Lei, la Madre, la nostra Pasqua. Ripetutamente ai nostri giorni Lei ci soccorre in modo eccezionale con le sue apparizioni e i suoi messaggi; si è definita “Regina della Pace”; che sia il dono della sua Pasqua.

Maria, Regina della pace, tu che avesti fede e credesti che si sarebbe compiuto l'annuncio dell'Angelo, aiutaci a crescere nella fede, a essere saldi nella speranza, profondi nell'Amore, perennemente grati per i doni del Cielo.

Buona e santa Pasqua in Gesù e Maria, Regina della pace.

I monaci del Monastero San Vincenzo – Bassano Roman (VT)

 

Riprende il lavoro il nostro negozio benedettino

Ci permettiamo di scrivere a tutti i nostri amici che hanno già usufruito del nostro negozietto di prodotti monastici. Dal 2019, in seguito non solo alla pandemia ma anche alla riorganizzazione della nostra Comunità monastica, le nostre produzioni e le spedizioni non sono state molto regolari. Per questo ci scusiamo. Dal 1 marzo 2023 invece riprendiamo il lavoro, sperando di arricchirvi presto con anche il nuovo laboratorio qui in monastero e i prodotti nuovi.
Intanto ci ripromettiamo di evadere tutte le spedizioni del giorno successivo all'acquisto.

Senz'altro conoscete già tutti i prodotti della SPEZIERIA MONASTICA sul nostro sito: https://www.monastica.info/prodotti-monastici
Qualche giorno fa abbiamo finito la lavorazione dell'olio essenziale di Lavanda, coltivata dai nostri monaci di Montefano (Fabriano). E' disponibile qui: https://www.monastica.info/prodotti-monastici/olio-essenziale-lavanda-34.
E' un'essenza purissima, raccolta dalle piante di montagna, lontane dalle industrie e strade trafficate.

Speriamo di vedervi presto sul nostro sito e potervi servire. Scriveteci pure per qualsiasi informazione.

Ogni bene

I prodotti della nostra spezzieria sono il frutto di antiche esperienze, di maturata saggezza e di umile passione per la natura, di pura tradizione monastica e vengono apprezzati per la loro qualità e genuinità.
— Vi invitiamo a provarli

Auguri dal chiostro - Buon Natale e Buon Anno Domini 2023

“Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei cieli, ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato”. (Eb 1, 1-4)


LE NOSTRE CRISI ALLA LUCE DEL PRESEPIO

Caro Gesù Bambino, Tu sicuramente sei ben informato delle nostre crisi: tutto vedi dal tuo Cielo; nel nostro mondo sono in atto guerre e innumerevoli violenze. Non sappiamo più gioire, neanche quando siamo in vista del tuo Natale. Inermi sperimentiamo paura, violenza e sfiducia. Soprattutto soffriamo il peso dei nostri peccati. I grandi, i dominatori della terra, stanno tramando a danno di noi piccoli e noi piccoli non sappiamo come difenderci e venirne fuori. Ci sentiamo assediati. La gente indignata si raduna e si agita, fanno cortei di protesta… Ci mancan le forze, ci manca, Signore, la Tua forza. Dobbiamo confessarlo: si sta spegnendo in noi la fede e aumenta il buio. Pare che il nostro mondo abbia smarrito i motivi della vera gioia. Intanto puntualmente si appressa il giorno del tuo, del nostro Natale. Temiamo di non saper accogliere, neanche questa volta i tuoi doni, pur tanto urgenti per noi; temiamo di non saperli leggere di non saperli godere nella loro pienezza. A pensare che sono pronti e sovrabbondanti per noi!
La Tua nascita dovrebbe essere festa grande, festa intima, gioiosa per tutti invece rischia di essere soltanto l’evento di un giorno come tanti altri perché stiamo diventando tutti più illusi e più poveri e incapaci di vivere il messaggio della Tua povertà e della tua divina grandezza. Privi di fede pensiamo e cerchiamo gioia e benessere a modo nostro, restando così sempre insaziati.
Allora, caro Bambino Gesù, dal silenzio di un monastero, tutti insieme, ti chiediamo sussurrando la nostra fede, un grande favore: dal tuo piccolo presepio, dal tuo grandissimo cuore umano divino, insieme alla Madre tua santissima, irradia di Luce la nostra povera umanità e ciascuno di noi. Insieme ai tuoi apostoli ti chiediamo con urgenza: “Signore, accresci in noi la fede”.

Miei cari, con maggiore evidenza a Natale, Dio è sempre chino, con tenerezza infinita sull’uomo, su ognuno, su di te: tu sei la sua splendida creatura governata dal suo amore e dalla sua divina sapienza: Egli tutto vede, tutti ascolta, tutti ama. Dal Cielo, dal seno verginale della Madre mia, dalla mangiatoia di Betlemme anche Io, Figlio dell’Altissimo, tutto vedo con assoluta chiarezza e tutti amo di amore infinito ed eterno. Proprio per riversare il mio amore per voi Io così vengo a Natale.

Conosco e soffro le vostre crisi cominciando dalla più antica, da quella originale, che più gravemente vi ha contaminato, da cui scaturiscono tutte le altre, finanche quelle che soffrite ai vostri giorni. Con la mia venuta tutte le vostre sofferenze, le vostre passioni, tutti i vostri travagli li ho già presi su di me, li ho fatti miei, per pagarne il riscatto con la passione redentrice del mio amore. Io vengo ad umiliarmi nella carne per essere poi schiacciato dalla croce e garantirvi così una rinascita e la definitiva risurrezione, perché con Me umiliati, redenti e purificati nel mio sangue. Come vedi, io Bambino in una stalla, incarno in me tutte le umane povertà, tutte le vostre crisi collettive e personali. Mi immergo nel vostro buio, sperimento la povertà estrema, soffro il freddo di una grotta e poi accetterò perfino le tenebre del sepolcro, ma dopo, vittorioso, proclamerò che Io sono la risurrezione, la vita, la luce del mondo, per garantirti, se mi segui, la luce piena della vita, l’orientamento sicuro verso il bene. La mia passione cancella tutte le vostre passioni, tutti i vostri peccati. Con la mia nascita però, devo soprattutto indicarti la meta ultima che ti attende per risorgere e rientrare con Me nel cuore stesso del tuo Dio, nel gaudio eterno.
Ora sì, possiamo scambiarci gli auguri nella certezza di avere, dal Bambino che nasce, la forza di superare ogni crisi, cominciando da quelle più acute dello spirito: a Natale rinasca e cresca la luce della fede, quella fede che non si smarrisce neanche dinanzi alla povertà del Presepio, né si sgomenta dinanzi all’apparente fragilità un Bambino che è il Dio vivo, povero ed incarnato, ma ardente d’amore infinito; arda quindi la speranza, che ci fa guardare lontano anche oltre i limiti del tempo, torni a fiorire l’amore, quello dovuto a Dio, quello dovuto al nostro prossimo, a tutto il mondo che ci circonda e ci ospita. Torni l’amore alla vita, la vita del tempo e ancor più quella più preziosa dell’eternità. Così possiamo scoprire che la mancanza della pace, tutte le sofferenze che ci opprimono, per noi cristiani, possono essere occasione, per generare alla luce del presepio, una più intima solidarietà e la crisi del consumismo e la carenza di beni materiali, per aprirci ad una migliore stima dei beni eterni del Cielo. Così ci esorta S. Paolo: "Se dunque siete risorti con Cristo cercate le cose di Lassù non quelle della terra" (Col. 3,1). Che il Natale ci renda tutti più spirituali, capaci di volare sgombrando l’anima dai pesi che ci attardano. Per questo nasce il Bambino! Per questo da fedeli e credenti in Cristo, possiamo sperare, godere la vera gioia e augurarci il Buon Natale e il buon Anno.


Il Signore ce lo conceda.


 

PER ESSERE CON VOI IN QUESTO NATALE ANCHE FISICAMENTE

Tanti di Voi ci seguite ormai da diversi anni sul nostro sito di Liturgia. Ma questo anno vogliamo essere con Voi anche fisicamente, tramite un pensierino che viene dal cuore. Così, prima di inviarVi i nostri Auguri dal chiostro, per chi lo desidera, vorremmo inviarvi un piccolo bambinello, come segno del nostro ricordo per Voi in preghiera. Così, ogni volta che lo guarderete, saprete che c’è qualcuno che Vi ricorda.

Dormi, dormi, bel Bambino…

Pertanto: chi lo desidera (entro le ore 11:00 del 17 dicembre 2022) può mandarci una mail a: sanvincenzo@silvestrini.org, aggiungendo l’indirizzo postale completo, insieme ad un numero telefonico di contatto per il corriere. La spedizione sarà inviata esclusivamente con corriere espresso GLS che garantisce la consegna prima del Natale.
Il materiale religioso inviato è gratuito. Vi chiediamo però il rimborso della spedizione del corriere GLS che è di 6,00 euro.
Ciascuno può richiedere una sola spedizione e l’invio è limitato alle sole spedizioni nazionali, escluso l’estero.

ATTENZIONE: LA DATA ULTIMA PER LA RICHIESTA E’: SABATO, 17 DICEMBRE 2022 ENTRO LE ORE 11:00
— Dopo tale data non sarà più possibile evadere l'ordine.

Vi ricordiamo anche che l’eventuale offerta è destinata alla ONLUS del Monastero (C.F. 80004470565) e potrà essere detratta dal reddito per l’anno in corso.

Per il rimborso spese:

  • Bonifico su IBAN: IT66U0893172890047025119083

  • Bollettino del Conto Corrente Postale: 11329018

  • PayPal o Carte alla pagina: https://sanvincenzo.silvestrini.org/info/donations.htm

    (l'ultimo pulsante a dx: ALLA ONLUS)

  • Bonifico o bollettino vanno intestati a:

    Monastero San Vincenzo M. - 01030 Bassano Romano (VT)

    AGGIUNGI CAUSALE: Erogazione liberale

Buon Natale dal chiostro

Monaci Benedettini SIlvestrini
Monastero San Vincenzo M.
01030 Bassano Romano (VT)

Auguri dal chiostro - Buona Pasqua 2022

Auguri dal chiostro - Buona Pasqua 2022

Vogliamo augurare a tutti la Pasqua, facciamo così esperienza che l’Amore sofferto e donato ama e fa proprio e redime le storture, le storie sbagliate, gli uomini usciti di strada, gli imbrattati nel branco dei porci. Ama anche gli autori delle guerre coniugando per loro amore e giustizia. Sperimentiamo ancor più che l’Amore ama far festa, ama la Pasqua per coloro che si son sempre ritenuti inadeguati, fuori luogo, persi, ma con la nostalgia del ritorno. Ancora una volta l’Amore vince perché è dono gratuito guadagnato nel martirio e dato gratuitamente.

Dal chiostro: Buona e santa Pasqua a tutti.

Sussurri dal chiostro - Buona Pasqua 2021

Pensando alla prossima santa Pasqua, e volendoci augurare, come è nostra piacevole consuetudine, tutto il bene che in sovrabbondanza possiamo attingere dal sacrifico e dalla gloriosa risurrezione del nostro Redentore, lasciamoci guidare dalla Parola di San Paolo. Egli dice che siamo stati sepolti con Cristo, mediante il battesimo nella sua morte, così anche noi viviamo la vita, il tempo e gli eventi che ci avvolgono e ci stravolgono camminando verso la santa Pasqua, sperando e augurandoci una novità di vita. Perché se siamo stati totalmente e fedelmente uniti a Lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. Questa è la nostra fede: Come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceviamo la vita in Cristo. È Lui la primizia di coloro che sono morti, ma se non crediamo che Cristo è risuscitato, allora è vana la nostra fede.

Sì, con la nostra fede, lampada luminosa, che dà senso alla nostra vita, che illumina il calvario e la croce, che da valore alla sofferenza e la proietta verso la vita, verso la risurrezione, possiamo sentirci protetti e vittoriosi anche quando un male subdolo e venefico invade il mondo e sembra invincibile con i mezzi umani. Pare che una grande, grandissima tomba voglia chiudere e ingoiare la nostra umanità; una tomba buia, che non si schiude, forse perché il masso dell’umano orgoglio è troppo pesante; è il luogo dove la fede non brilla, la paura spegne ogni via d’uscita, la speranza rischia di affondare, e questo soprattutto quando non passano gli interminabili “tre giorni” di attesa e la Pasqua pare lontana e non possa rispettare i suoi tempi e le nostre attese.

Abbiamo urgenza di distogliere lo sguardo dalla tomba e dalle tombe sparse ovunque dal male; il buio si squarcia e non resiste alla risurrezione; non resiste alla Risurrezione di Cristo, si dilata e poi si spegne anche quando noi con tutta la tensione dell’anima, insieme, in tanti, sfidando il lockdown, saliamo il Monte e fissiamo lo sguardo a Colui che abbiamo trafitto. Scopriamo così che l’essenza della Pasqua, quella di Gesù Cristo e quella nostra, non è la sofferenza, non è il dolore, ma l’Amore donato. Ne siamo certi, ancora una volta a vincere sarà Colui che con verità ha detto di averci amato sino alla fine; di amarci con il massimo del dono: Egli avendo amato noi, che siamo nel mondo, ci ama sino alla fine e questo dopo averci detto che nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici: quello che Lui ha fatto per tutti noi. Un primo augurio quindi che dobbiamo scambiarci è quello di poter dire con verità che noi siamo “Suoi” e che siamo annoverati tra gli “Amici”. Lo speriamo fermamente.

Il Signore è di grande conforto per noi: Egli ci illumina con ulteriori certezze definendo la sua perenne missione tra noi: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati e Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma i peccatori. Ecco che la Pasqua, inevitabilmente, viene, niente nessuno può arrestarla; ci avvolge di gioia e di speranza: siamo malati, ma chi può vantare un medico come il Risorto, il nostro Redentore, l’Autore della Vita? Egli è medico e medicina, è farmaco d’immortalità! Chi può godere più di noi sentendoci chiamare da sempre e anche in questa santa Pasqua “amici” dal Risorto? Gesù non smette di augurarci che la sua gioia sia in noi e che la nostra gioia sia piena.  Coralmente per tutti voi che ci seguite, per le vostre famiglie, per i vostri cari, noi monaci lo stesso augurio formuliamo per voi; chiediamo che Cristo Gesù Risorto doni abbondanza di grazie; che per tutti ci si la pace, per ognuno si riapra alla speranza e a nessuno manchi la gioia.

Che tutti siate benedetti dal Signore!

Buona Pasqua.

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Il Signore è veramente risorto. Alleluia.
A lui gloria e potenza nei secoli eterni.
Alleluia, alleluia.
— Antifona di Pasqua

Celebrazioni nella nostra chiesa monastica

  • Domenica delle Palme: 8:30 - 10:00

  • Lu-Me Santo: 18:30

  • Giovedì Santo: 17:00

  • Venerdì Santo: 16:00

  • Veglia di notte santa: 20:00

  • Domenica di pasqua: 8:00-9:00-10:00-11:00

  • Lunedì di Pasquetta: 18:30

Confessioni: 9:00-12:00 - 15:30-18:00
NB: non si confessa durante le celebrazioni.

Auguri dal chiostro - Natale 2020 - Buon Anno Domini 2021

Auguri dal chiostro - Natale 2020 - Buon Anno Domini 2021

È Natale quindi siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Sono nato per voi, sono vicino a quanti mi invocano, a quanti mi cercano con cuore sincero.

Così noi Monaci, attingendo di preferenza i pensieri dalla Parola ispirata, abbiamo voluto porgervi un fervido augurio, irrorato dalla scambievole preghiera. Ogni Bene per questi Santi Giorni e per l'Anno Domini 2021.

Monastero riapre le porte: POST-COVID19

Monastero riapre le porte: POST-COVID19

Proprio questi giorni, fatto tutto questo grande lavoro, cominciamo a ricevere, con attenzione e in sicurezza, i primi ospiti. Anche loro felici di potersi riappropriare e godere dei nostri grandi spazi interni ed esterni, del profumo delle pinete e del cinguettare degli uccelli, dove il distanziamento non è un problema, le mascherine solo un accessorio utile e necessario.
Siamo di nuovo qui, di nuovo aperti!!!