TISANA AL FINOCCHIO (57)

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TISANA AL FINOCCHIO (57)

€12.00

Tisana utile per un buon equilibrio dell’intestino. Composta da sostanze vegetali che possono aiutare l’organismo ad espletare, in modo naturale, l’evacuazione.

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TISANA AL FINOCCHIO COMPOSTO (57)

INGREDIENTI: Frangula corteccia, Camomilla fiori, Malva fiori e bottoni, Finocchio semi.

USO: Infuso. Un cucchiaio della miscela in una tazza d’acqua fredda, lasciar riposare per 8 ore, indi filtrare e bere la mattina a digiuno.

CONFEZIONE: Busta da 80g

EAN: 8059006720308

PIANTE UTILIZZATE: Frangula, Camomilla, Malva, Finocchio.


FRANGULA

ABITAT: Boschi, brughiere, siepi, sponde di fiumi, di ruscelli, di laghi, terreni freschi, umidi e torbosi, e zone montane inferiori e montane dell’Europa settentrionale e centrale, Africa settentrionale, Siberia, Armenia, Caucaso, regioni mediterranee, Asia temperata.

FITOGRAFIA: Arbusto cespuglioso, alto 3-5 m., inerme. Rami subopposti, ascendenti. Foglie alterne, semplici e caduche, obovate o ellittiche, picciuolate, pubescenti, poi glabre e lucenti di sopra, lievemente pubescenti inferiormente, con 8-12 paia di nervi salienti e paralleli. Fiori ermafroditi, piccoli, verdicei o bianco-verdastri, solitari o in piccole cime disposte all’ascella. Frutto (drupa) globoso, rosso, nero quando è matu-ro. Semi eretti, smarginati lateralmente e con albume poco carnoso.

PARTI USATE: Corteccia

COMPONENTI PRINCIPALI: Acido cianidrico, ramnolo (fitosterolo), glucofrangulina e frangulaemodina (eterosidi), ramnocerina, frangulina (glucoside), che per scissione enzimatica dà emodina e acido frangulico; frangularoside (ramnoside) che per idrolisi dà ramnicogenolo e zucchero (ramnosio e galattosio); acidi crisofanico, tannico, una sostanza amara, una sterina e l'enzima ramnodiastorsi.

AZIONE FARMACODINAMICA: Colagoga, lassativa, purgativa. Impiego terapeutico. Costipazione spasmodica, Dispepsia, Insufficienza biliare, Stitichezza atonica e spastica.

CURIOSITA’: Il suo nome proviene dalla parola latina Frangere=spezzare, in riferimento alla fragilità dei suoi rami. Il nome specifico Alnus= Ontano, si riferisce invece alla rassomiglianza con le foglie degli Ontani.

ALTRI USI: Il Rhamnus frangula è indicata per siepi e giardini spontanei o a bosco. Viene utilizzato anche in ripristini ambientali. Fa parte delle specie autoctone o naturalizzate.


CAMOMILLA

ABITAT: Infestante delle colture di cereali, incolti e ambienti ruderali, vegetazione sin antropica (0-800, raramente 1500 m). Originaria del Sud-est asiatica (divenuta sub-cosmopolita). E’ diffusa soprattutto nell'area agricola, segnatamente nei campi incolti.

FITOGRAFIA: Pianta erbacea glabra, annuale, alta mediamente 20-50 cm, odorosa. Fusti eretti, o ascendenti, sottili, ramificati superiormente in corimbi. Foglie sessili, alterne, bipennatosette, lunghe 2-5 cm, con segmenti lineari-filiformi, sottili, verdi; picciolo breve. Fiori in capolini globosoconici, di circa 1,5 cm, con una corona raggiante di ligula bianche, strette e tridentate, abbassata dopo la fioritura. Acheni (0,8-2 mm) pallidi, a corona brevissima o nulla.

PARTI USATE: Fiori

COMPONENTI PRINCIPALI: Un olio essenziale ricco di camazulene, farnesene, matricarina, bisabololo, flavonoidi, del glucoside apigenina, apiina, umbelliferone, quercetolo, palustrina, di acido antemico, colina, inosite, eteraxasterolo, resine, gomme e pectine, acidi salicilico, tiglicico, angelico, cumarine, proazuleni, colina, amminoacidi, ecc.

AZIONE FARMACODINAMICA: Sedative, digestive, antiallergiche, calmanti delle nevralgie e degli spasmi dell'apparato intestinale. Vari preparati, per via esterna, si impiegano per la medicazione di fistole, ferite, foruncoli ed eczemi, quando è necessaria una stimolazione della secrezione.

CURIOSITA’: Nell'aroma-terapia sottile, la camomilla comune serve per armonizzare il quinto chakra, quello della gola. Nella simbologia dei fiori, questa pianta rappresenta la forza nelle avversità, ottimo alleato per sconfiggere le ostilità della vita di tutti i giorni.

ALTRI USI: Pianta medicinale ancor oggi di frequente uso familiare, come sedativo, antispasmodico, emmenagogo, ecc. e per uso esterno in alcune malattie della pelle, nelle piaghe, scottature, come oftalmico nelle congiuntiviti, blefariti, ecc.


MALVA

ABITAT: La malva cresce negli incolti, sui suoli calpestati, negli orti, lungo i bordi delle strade e dei fossi, nei rudereti, sugli accumuli di detriti, sui terreni di riporto, ecc. ed è molto comune in tutte le regioni d'Italia, dal piano fino a 1400-1600 m di quota.

FITOGRAFIA: Pianta erbacea perenne o raramente annuale, più o meno pelosa per la presenza di peli semplici o stellati, alta 30-60 cm (1,2 m), con fusti tenaci, legnosi alla base, solitamente prostrato-diffusi o ascendenti, striati, ispidi. Foglie picciolate con lamina a contorno circolare, reniforme o pentagonale, con margine 5-7 lobato, crenato. Fioritura da maggio ad agosto, fiori in fascetti di 2-6 all'ascella delle foglie o rara-mente solitari, con corolla a petali lunghi 3-4 volte i sepali, di colore roseo o lilla, a venature longitudinali porporine.

PARTI USATE: Fiori e bottoni

COMPONENTI PRINCIPALI: mucillagini, tannini, glucosio, ossalato di calcio, resine, pectine, polisaccaridi, proteine, glucosio, sali minerali, flavonoidi, vitamine A, B, e C. I fiori contengono anche un olio essenziale ed i glucosidi malvina e malvidina.

AZIONE FARMACODINAMICA: Proprietà antinfiammatorie, antiulcera, bechiche, emollienti intestinali e dell'apparato respiratorio, stomatiche, lenitive, blandamente lassative. Impieghi: decotti e infusi si usano come sedativi ed emollienti nei catarri cronici intestinali, come collutori nelle infiammazioni della cavità orale e delle vie respiratorie. Esternamente possono essere applicati su foruncoli, varici, ecc. L'infuso all'1% era usato, a cucchiai, come protettivo ed emolliente in caso di gastroenteriti. Allo stesso scopo ha trovato impiego sotto forma di clistere in caso di rettocoliti.

CURIOSITA’: Cicerone nelle sue "Epistulae" ricorda un famoso pasticcio di malva di cui era talmente ghiotto da farne indigestione. Essa era chiamata dai Romani “Omni morbia”: contro tutti i mali. Nel secolo XVI il celebre Piero Andrea Mattioli esaltò nella sua opera le virtù antinfiammatorie ed emollienti della malva: "...le fronde di malva peste applicate con olio, médicano le cotture del fuoco... La sua decotione mollifica le durezze dei luoghi segreti delle donne e facendosene clisteri giova ai rodimenti delle budella… la sua decotione gargarizzata toglie la ruvidezza delle fauci e del gorgozzule".

ALTRI USI: In cucina le foglie tenere e i petali forniscono una buona verdura selvatica, cruda, unita ad altre specie, oppure cotta nei risotti e nelle minestre.


FINOCCHIO

ABITAT:Campi incolti, terreni aridi, prati erbosi, dal piano alle zone collinose dell’Europa centrale e meridionale, regioni mediterranee, Africa settentrionale, Asia occidentale.

FITOGRAFIA: Pianta erbacea, perenne o bienne, spontanea e coltivata, glauca, alta 1-2 m., glabra. Radice ordinariamente bifida in basso, bianca, di odore aromatico grato, sapore dolciastro. Fusto eretto, cilindrico. Foglie divise in numerose lacinie filiformi, abbraccianti il fusto con una larga guaina. Fiori piccoli, gialli, disposti in grandi ombrelle terminali.

PARTI USATE: Frutti e radici

COMPONENTI PRINCIPALI: Componenti chimici: olio grasso, pectina, zuccheri, amido, un olio essenziale contenente anetolo, estragolo, carvolo, acido anisico, fenone, pinene canfene, limonene, fellendrene, dipentene, fenicolina, metilcavicolo, aldeide. Radici: olio etereo, amido, zucchero.

AZIONE FARMACODINAMICA: Aperitiva, carminativa, diaforetica, diuretica, emmenagoga, galattogena, oftalmica, stomatica. Impiego terapeutico. Acrofagia, Aerogastria, Amenorrea, Atonia digestiva Blefarite, Dismenorrea, Disoressia, Dispepsia, Disuria, Enteronevrosi, Ipogalattia, Meteorismo, Urodinia.

CURIOSITA’: Hyssopus, nome di una pianta nota nella antichita classica egiziana, greca ed ebraica, ma che assai probabilmente non era il nostro issopo (forse era I’Origanum maru). Linneo ne ha recuperato il nome. Officinalis, delle farmacie.

ALTRI USI: Per la bellezza: I'infuso preparato lasciando riposare 50 grammi di sommita fiorite di issopo in un litro d’acqua costituisce una buona lozione purificante e tonificante; applicato sotto forma di compresse esercita sulla pelle un’azione stimolante. Lo stesso infuso, ma preparato in dosi meno concentrate (20 grammi per un litro d’acqua), può essere utilizzato per impacchi oculari. Le proprietà stimolanti dell’finocchio possono anche essere sfruttate per un buon bagno tonificante ponendo nell'acqua calda una manciata di sommita fiorite racchiuse in un sacchettino di tela sottile o di garza.


Tisana utile per un buon equilibrio dell’intestino
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