TISANA AL ELICRISIO (55)
TISANA AL ELICRISIO (55)
Dall’antica tradizione monastica una tisana per mantenersi in forma. Aiuta a perdere quei chili in più che una normale dieta stenta a fare. E’ composta da sole sostanze naturali che favoriscono l’eliminazione dei grassi.
TISANA ALL’ ELICRISIO COMPOSTO (55)
INGREDIENTI: Elicrisio pianta, Frangula corteccia. Quercia marina pianta, Frassino corteccia, Prezzemolo radice.
USO: Decotto.
Un cucchiaio della miscela in una tazza d’acqua, portare ad ebollizione e far riposare 10 minuti, indi filtrare e bere il mattino a digiuno.
CONFEZIONE: Busta da 80g
EAN: 8059006720285
PIANTE UTILIZZATE: Elicrisio pianta, Frangula corteccia. Quercia marina pianta, Frassino corteccia, Prezzemolo radice.
ELICRISIO
ABITAT: largamente diffuso sugli Appennini piemontesi, emiliani e verso sud nelle zone mediterranee e in quelle submontane. Predilige l’habitat arido e roccioso, vicino al mare.
FITOGRAFIA: Pianta perenne, ramificata fin dalla base (suffruticosa), che forma cespugli che raggiungono solitamente un’altezza di 30-40 cm. Caratterizzata da un colore grigio-biancastro dato dalla presenza di una fitta presenza di peli che ricopre tutta la superficie. Foglie alterne, sessili e lineari. Lunghe 3-4 cm e larghe 1 mm, con il margine che si ripiega verso il basso (convoluta). Entrambe le superfici della foglia sono cosparse da un folto tomento (presenza di peli). Fiori si trovano all’apice del fusto, riuniti in corimbo in gruppi da 10-15 capolini.
PARTI USATE: Sommità fiorite
COMPONENTI PRINCIPALI: Flavonoidi, olio essenziale, ftalidi, eugenolo, linalolo, un sesquiterpene azulogeno, scopoletina, umbelliferone, piranoderivati, nerolo, acido caprilico, isovalerico e caffeico, tannini, cere, arenarina (non identificata).
AZIONE FARMACODINAMICA: Proprietà tossifughe, espettoranti, antinfiammatorie, analgesiche e antireumatiche, antiartritiche, ipocolesterolizzanti, stimolanti epatocellulari, depurative e drenanti epatiche, cicatrizzanti, desclerosanti, antipsoriasiche, antieczematose, spasmolitiche, coleretiche, colagoghe, antibatteriche, antiallergiche. Per uso esterno come decotto o tintura oleosa, per curare eczemi, dermatiti, psoriasi, couperose e per prevenire e curare le scottature solari, flebiti, edemi, ferite, cicatrici, piaghe, emorroidi. Le sue qualità furono a lungo studiate anche da Plinio, Geber, Dioscoride, ed altri che lo consideravano una vera panacea per la maggior parte dei malanni.
CURIOSITA’: Elicriso dal Greco elios e crusòs significa Sole d´oro per lo splendore dei suoi capolini alla luce del sole. I sacerdoti greci e romani usavano incoronare le statue degli dei con questi fiori che “non si putrefanno mai”.
ALTRI USI: IN COSMETICA: gli estratti di Elicriso vengono utilizzati all’interno dei prodotti cosmetici per la pelle particolarmente desquamata. Favorisce infatti il naturale equilibrio della cute arrossata e secca. IN CUCINA: i fiori e le foglie di elicriso sono caratterizzati da un aroma che ricorda la liquirizia e la camomilla, per questo l’elicriso è utilizzabile in cucina per aromatizzare diverse preparazioni, salate e dolci. Ma, in modo particolare, vengono utilizzati per creare un liquore, facendo una macerazione alcolica dei capolini.
FRANGULA
ABITAT: Boschi, brughiere, siepi, sponde di fiumi, di ruscelli, di laghi, terreni freschi, umidi e torbosi, e zone montane inferiori e montane dell’Europa settentrionale e centrale, Africa settentrionale, Siberia, Armenia, Caucaso, regioni mediterranee, Asia temperata.
FITOGRAFIA: Arbusto cespuglioso, alto 3-5 m., inerme. Rami sub-opposti, ascendenti. Foglie alterne, semplici e caduche, obovate o ellittiche, picciuolate, pubescenti, poi glabre e lucenti di sopra, lievemente pubescenti inferiormente, con 8-12 paia di nervi salienti e paralleli. Fiori ermafroditi, piccoli, verdicei o bianco-verdastri, solitari o in piccole cime disposte all’ascella. Frutto (drupa) globoso, rosso, nero quando è maturo. Semi eretti, smarginati lateralmente e con albume poco carnoso.
PARTI USATE: Corteccia
COMPONENTI PRINCIPALI: Acido cianidrico, ramnolo (fitosterolo), glucofrangulina e frangulaemodina (eterosidi), ramnocerina, frangulina (glucoside), che per scissione enzimatica dà emodina e acido frangulico; frangularoside (ramnoside) che per idrolisi dà ramnicogenolo e zucchero (ramnosio e galattosio); acidi crisofanico, tannico, una sostanza amara, una sterina e l'enzima ramnodiastorsi.
AZIONE FARMACODINAMICA: Colagoga, lassativa, purgativa. Impiego terapeutico. Costipazione spasmodica, Dispepsia, Insufficienza biliare, Stitichezza atonica e spastica.
CURIOSITA’: Il suo nome proviene dalla parola latina “frangere” (spezzare), in riferimento alla fragilità dei suoi rami. Il nome specifico Alnus=Ontano, si riferisce invece alla rassomiglianza con le foglie degli Ontani.
ALTRI USI: Il Rhamnus frangula è indicata per siepi e giardini spontanei o a bosco. Viene utilizzato anche in ripristini ambientali. Fa parte delle specie autoctone o naturalizzate.
QUERCIA MARINA
ABITAT: Abbonda lungo le rive dell’Oceano Atlantico, mare del Nord, litorali marittimi dell’Adriatico e del Mediterraneo, dove viene rigettata dalle mareggiate.
FITOGRAFIA: Pianta crittogama molto comune, fissata al substrato, alta 20-30 cm., di colore verde, mascherata da una sostanza colorante bruna, nereggiante a contatto dell’aria. Tallo ascendente, ramificato, dicotomicamente, membranoso, coriaceo, percorso da una costola mediana saliente; ristretto alla base, è sviluppato superiormente e formato da fronde biforcate verso la sommità. La superficie piana delle fronde è cosparsa di vescichette globulose contenenti aria. L’estremità delle biforcazioni sono coronate da numerosi tubercoli mammellonacei contenenti le spore.
PARTI USATE: La pianta intera
COMPONENTI PRINCIPALI: Componenti chimici. Un principio amaro, una sostanza mucillaginosa o algina, acido alginico, bromo, potassio, fosfati, mannite, alta percentuale di iodio.
AZIONE FARMACODINAMICA: Antipletorica, antiscrofolosa, dimagrante, risolvente ghiandolare. Impiego terapeutico. Adenite, Adiposita, Basedowismo, Gotta, Iperadipogenia, Linfoadenite, Obesità, Pletore, Scrofole, Tubercolosi ganglionare.
CURIOSITA’: Plinio descrisse il Fucus come “Quercia marina” per la somiglianza delle fronde dell'alga con le foglie di quercia. Il nome “Fucus” deriva dal latino e si può tradurre in “lingue di fuoco”. In alcuni paesi che si affacciano sull'Oceano Atlantico, il Fucus era già utilizzato nell'ipertiroidismo ed in caso di obesità.
ALTRI USI: Nel 1766, mentre lavorava per il Granducato di Toscana, Giovanni Targioni Tozzetti elencò alcune specie vegetali che potevano essere utilizzate, in tempi di carestia, per aumentare la massa vegetale nella panificazione.
FRASSINO
ABITAT: Luoghi umidi, boschi, querceti, su terreno calcareo, dal piano alle zone montane superiori dell’Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale.
FITOGRAFIA: Grande albero, alto 10-25 metri. Rami opposti, eretti o orizzontali, terminati da una gemma nera; corteccia grigia, brunogrigiastra o porporina, verrucosa. Foglie opposte, imparipennate, raramente semplici, divise in 7-13 foglioline opposte, picciuolate, ovate, ovalilanceolate o oblunghe, acuminate, all’apice ed il margine fortemente seghettato; di sopra glabre, inferiormente vellutate lungo la nervatura mediana, verdi, bordate di bianco o di giallo. Fiori poligami disposti in pannocchie ascellari.
PARTI USATE: Foglie
COMPONENTI PRINCIPALI: Fraxina (glucoside amaro) che per scissione idrolitica dà frassitina e glucosio; frassidina, tannino, gomma, mannite, acido malico, quercitrina (glucoside) che per idrolisi si sdoppia in quercetina e glucosio, inositolo, acido ursolico, un olio etereo contenente terpeni; vitamina K,.Azione farmacodinamica. Antigottosa.
AZIONE FARMACODINAMICA: Antigottosa, antireumatica, diaforetica, diuretica, eupeptica, lassativa, litontritica, uricolitica. Impiego terapeutico. Artrite cronica, Gotta, Idropisia, Lipoartrite, Litiasi renale e venale, Oliguria, Reumatismo intramuscolare cronico, Uremia.
CURIOSITA’: Il nome del genere (Fraxinus) risale al latino classico usato già da Virgilio e in tempi più moderni dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1708); ma potrebbe discendere anche dal verbo greco “frassein” ( = assiepare).
ALTRI USI: Per uso esterno, si possono preparare degli impacchi, sempre per dare sollievo ad artriti e reumatismi, applicando compresse ben imbevute di infuso sulle parti doloranti. In questo caso, per preparare l’infuso si usano 8-10 g di sostanza secca.
PREZZEMOLO
ABITAT: Sub-spontanea in luoghi aridi e ombrosi, terreno pietroso, rocce, dal piano alle zone montane dell’Europa meridionale e regioni mediterranee.
FITOGRAFIA: Pianta erbacea, annua o bienne, spontanea o coltivata, alta 30-75 cm., glabra. Radice fusiforme, diritta, bianca, carnosa, con solchi circolari Caule eretto, finemente striato, ramoso; rami ascendenti, sottili. Foglie inferiori bipennate, divise in foglioline ovali cuneate, incisolobate; le superiori semplicemente con foglioline lineari, intere.
PARTI USATE: Radice
COMPONENTI PRINCIPALI: Componenti chimici. Olio esenziale contenente apiolo, miristina e terpeni; apiina o apioside (glucoside) che per scissione idrolitica dà apiigenina o apigenolo (flavone), apiosio e glucosio; mucillagine, zucchero, vitamine.
AZIONE FARMACODINAMICA: Diaforetica, diuretica, emocinetica. Impiego terapeutico. Amenorrea, Anasarca, Anidrosi, Ascite, Continenza urinaria, Dismenorrea, Edema da insufficienza circolatoria, Idropisia epatica, Idropisia renale, Itterizia, Litiasi renale e vescicale, Oliguria. Proprietà: le radici sono aperitive, depurative, diuretiche, emmenagoghe, risolutive, sudorifere; le foglie per uso esterno, sono risolutive negli ingorghi lattei alla mammella, nelle contusioni, nelle ecchimosi, nelle punture degli insetti, nei dolori di denti; inoltre sono antiflogistiche delle vie urinarie, febbrifughe, emmenagoghe, vitaminiche, carminativi, stomachici.
CURIOSITA’: Petroselinum, dal greco pétra, pietra e sélinon, nome comune a molte piante, quindi pianta delle pietre in rapporto al fatto che il prezzemolo cresce anche nelle pietraie. Hortense, degli orti, quindi coltivato.
ALTRI USI: Per la bellezza: l’infuso preparato lasciando riposare per dieci minuti sessanta grammi di foglie di prezzemolo in un litro d’acqua costituisce una buona lozione di bellezza, utile per tonificare e schiarire la carnagione. Andra utilizzato tiepido per lavaggi e compresse.