VINO ALLA GENZIANA (41)

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VINO ALLA GENZIANA (41)

€15.00

Vino amaro del sapore deciso. Ottimo digestivo dopo pasto che si avvale delle proprietà delle radici di genziana, nota per espletare caratteristiche digestive, dalla radice di Tarassaco amico del fegato e dei reni. Dai semi del Finocchio noto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche. Questi tre ingredienti hanno sapore e aroma caratteristici che possono conferire al vino un gusto unico e particolare. Dunque, può essere una scelta interessante per la salute e per il gusto.

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Bevanda aromatizzata a base di vino

Vino alla Genziana (41)

INGREDIENTI:

Vino rosso, Gentiana lutea radice, Taraxacum officinalis radice, Foenicolum vulgare semi, zucchero.
Flacone da 200ml

EAN 8059006720001

PIANTE UTILIZZATE:
Genziana radici, Tarassaco radici, Finocchio semi.


Genziana (Gentiana lutea)

La genziana è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Gentianaceae. È originaria dell’Europa, dell’Asia e del Nord America.

E’ caratterizzata da un fusto eretto, alto fino a 1 metro, e da foglie lanceolate, opposte o alterne. I fiori sono grandi, di colore blu o viola, e sono raccolti in infiorescenze a racemo. E’ una pianta medicinale. Le sue radici e le sue foglie sono utilizzate per preparare tisane e decotti ad azione digestiva, tonica e aperitiva.

La genziana è il prototipo dell’amaro puro. Agisce come amaro ancora in diluizione 1:20000. Questo valore viene definito indice di amaro. L’ indice di amaro della genziana è il più alto di tutte le droghe autoctone che si deve alla presenza di diversi glicosidi amari. Tutti gli altri componenti sono presenti in misura ridotta. Soprattutto la genziana non contiene tannino, perciò manca qualsiasi effetto astringente e irritante per lo stomaco e l’azione amaro-tonica si svolge senza interferenze. Per questa ragione la definizione di “amaro puro” è totalmente appropriata. Essa spiega anche la popolarità di cui gode la genziana in tutte le sue forme - non da ultimo anche come liquore - in tutti i paesi di montagna e anche altrove. La tollerabilità di un gran numero di alimenti di difficile digeribilità, con l’assunzione della genziana, viene migliorata. (Trattato di Fitoterapia, Rudolf Fritz Weiss)


TARASSACO (Taraxacum officinalis)

Il tarassaco è un’erba comune che cresce in tutto il mondo. Ha foglie verdi a forma di spatola e fiori gialli. Le foglie del tarassaco costituiscono una popolare insalata primaverile. Hanno un gradevolissimo sapore amaro aromatico e si mangiano sia da sole che insieme con crescione e altre erbe primaverili da tempi immemorabili. Il tarassaco è utilizzato come diuretico e depurativo, ed è anche un’erba medicinale per il trattamento di altri disturbi. Con l’introduzione della ricerca sulle vitamine, si sono trovate in queste piante primaverili abbondanti vitamine, in particolare vitamina C, si è quindi ritenuta più fondata la loro azione terapeutica. Ultimamente poi si è scoperto che queste vitamine forniscono solo una parte degli effetti positivi. Proprio il tarassaco è un esempio tipico di come una pianta officinale non possa essere caratterizzata solo da un principio attivo, solo la somma cioé di un grande numero di principi diversi determina la vera e propria azione specifica. Così nel tarassaco si sono trovate, accanto alle già note sostanze amare e vitaminiche, anche delle sostanze ad azione enzimatica che stimolano l’attività delle grandi ghiandole, soprattutto fegato e reni. (Trattato di Fitoterapia, Rudolf Fritz Weiss).


FINOCCHIO (Foenicolum vulgare)

Il finocchio è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Apiaceae. È originario del Mediterraneo, ma è diffuso in tutto il mondo. La pianta ha un rizoma strisciante e foglie bipennate, lunghe circa 30-50 cm. I fiori sono piccoli e gialli, raccolti in ombrelle. Il finocchio è una pianta aromatica e medicinale. I suoi frutti, chiamati finocchietti, hanno un sapore dolce e aromatico, simile a quello del miele. Vengono utilizzati per aromatizzare insalate, zuppe, salse, secondi piatti e verdure cotte.

Il finocchio è in primo luogo un carminativo (aiuta cioé nell’espulsione dei gas dallo stomaco e dall’intestino). Gli si attribuiscono anche proprietà antispasmodiche, persino leggermente ipnotiche. Esso è un eccellente correttore di sapore, ciò perché agisce di per sé come carminativo e perciò sostiene anche l’azione di altre piante. In pratica si hanno buoni risultati inserendo in tali miscele il finocchio per il sapore. Il finocchio è molto usato per i lattanti con dispepsia e diarrea. Nel periodo iniziale di digiuno essi ricevono solo infuso di finocchio. Esso non solo apporta dei liquidi, ma al tempo stesso riduce con il suo effetto carminativo meteorismo e spasmi intestinali.

(Trattato di Fitoterapia, Rudolf Fritz Weiss)


Prezioso vino del dopopasto
digestivo.
— :)