VINO ALLA VERBENA (44)
VINO ALLA VERBENA (44)
Questo vino, delicato ed armonioso, dona la piacevolezza di un momento leggero, di un sorriso, di una sana carica emozionale. Una piacevole parentesi di relax nel turbinio della vita.
Bevanda aromatizzata a base di vino
Vino alla Verbena (44)
INGREDIENTI: Vino rosso, Turnera afrodisiaca foglie, Verbena officinale foglie, miele.
Flacone da 200ml
EAN 8059006720032
PIANTE UTILIZZATE: Damiana foglie, Verbena foglie.
DAMIANA (Turnera afrodisiaca)
La damiana è una pianta cespugliosa della famiglia delle turneracee dai fiori gialli, diffusa in una vasta area che comprende Messico, Texas, California, America Centrale, Sudamerica e Caraibi. Le sue foglie sono usate da sempre dalle popolazioni locali per le loro proprietà afrodisiache, ma possiedono anche interessanti proprietà utili per contrastare numerosi disturbi. Neurotonica, antispasmodica, la damiana è il rimedio da scegliere negli esaurimenti che si manifestano con astenia, stanchezza pervasiva, depressione, perdita della libido. Nella medicina tradizionale messicana è usata anche come efficace antiasmatico - una tradizione che risale alle popolazioni Maya - ma anche contro dispepsie, emicranie e dismenorrea. La farmacopea britannica la raccomanda in tutti i casi di esaurimento nervoso accompagnati da impotenza psicogena, frigidità e ansia da prestazione. Alla damiana vengono attribuite anche proprietà ipoglicemizzanti, antiulcerose e antinfiammatorie, confermate da numerosi studi. (Riza psicosomatica)
VERBENA (Verbena officinale)
E’ un arbusto erbaceo perenne o annuale appartenente alla famiglia delle Verbanaceae. Il significato etimologico della parola ha origini sia latine che celtiche. Alla pianta venivano conferite proprietà magiche tanto da essere considerata un’erba sacra. Si narra che fu utilizzata per cicatrizzare le ferite di Gesù crocifisso. Può essere usata nel Crisma o nell’incenso nella benedizione delle chiese o nella liturgia dell’Assunzione di Maria. Inoltre, la pianta è ricca di proprietà terapeutiche, attribuibili, principalmente, alla presenza di un importante principio attivo chiamato verbenalina presente nella pianta medicinale. E’ il principale costituente attivo della specie officinalis e rientra nella classe dei glucosidi iridoidi. La maggior parte delle proprietà terapeutiche riconosciute alla verbena sono imputabili alla verbenalina. In particolare: Migliora la funzionalità cerebrale. Contrasta lo stress e l’insonnia. Riduce i fenomeni infiammatori. Dioscoride considerava la verbena una panacea universale e la sua fama di pianta sacra dai magici poteri era diffusa tra tutte le popolazioni orientali e occidentali, tanto che gli ambasciatori usavano presentarsi con rami di verbena per garantirsi l'incolumità e concludere patti di pace. Secondo alcuni autori il suo nome deriverebbe dal Celtico ferfaen, da fer (scacciare via) e faen (pietra), perché i druidi la usavano per curare i calcoli della vescica. (Riza psicosomatica)
“Prezioso vino del buon umore.”