Tendiamo insieme l’orecchio del cuore, vogliamo comprendere al meglio il mistero del santo Natale per essere poi capaci di viverlo come solenne celebrazione e goderne i frutti e le grandi grazie.
Così San Paolo in uno dei suoi meravigliosi inni: “Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini”. Dio si umilia, diventa uno di noi per riaverci come figli!
Così l’apostolo Giovanni: Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi, a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.
È il nostro Natale!
Dio viene ad abitare fra noi; viene per noi, per restare con noi. Una domanda attraversa questi duemila anni di storia cristiana: “Ma perché lo ha fatto, perché Dio si è fatto uomo?”.
Ci aiuta a rispondere a questo interrogativo il canto che gli angeli intonarono sulla grotta di Betlemme: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”. Il cantico della notte di Natale fa parte ormai della liturgia come gli altri tre cantici del Nuovo Testamento, che si riferiscono alla nascita e all’infanzia di Gesù: una triade inscindibile: la Gloria di Dio, il Natale, la Pace.
La liturgia così manifesta lo stupore per il meraviglioso scambio! Il Creatore ha preso un’anima e un corpo, è nato da una Vergine; fatto uomo senza opera d’uomo, ci dona la sua divinità. È il massimo del dono: siamo deificati in Cristo! La divina maternità della Vergine ci riconcilia, ci fa riscoprire la fraternità e la concordia.
Fermiamoci ad ammirare, con la Chiesa, questa nuova comunione tra la creatura e il Creatore, tra il cielo e la terra che costituisce l’essenza della natività.
Chiediamo il dono di una fede viva e l’umiltà del cuore: Entriamo nella grotta di Bethleem e contempliamo il fanciullo avvolto in fasce e adagiato nella mangiatoia. Contempliamo l’amore che s’incarna, l’onnipotente Signore che per riaverci come figli ci dona suo Figlio. Contempliamo la divina misericordia che non soltanto ci riconcilia a sé, ma eleva la nostra povera natura corrotta dal peccato alla stessa dignità del Figlio.
È difficile per noi nutrire la speranza quando ai nostri giorni con sgomento viviamo la cecità dello spirito e, dimentichi di Dio Signore e Padre, siamo imbevuti di spavalda arroganza. La Parola rivelata del profeta ci viene in aiuto:
Siamo diventati come coloro su cui tu non hai mai dominato, sui quali il tuo nome non è stato mai invocato. Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti.
L’invocazione di Isaia è stata accolta! Siamo certi che la Luce squarcia le tenebre perché mai e poi mai possiamo dubitare del primato e del trionfo dell’Amore e della Luce di Cristo Redentore. Sarà proprio l’umiltà del Natale a spegnere il nostro l’orgoglio e far germogliare la pace, anche se dovremo ripercorrere la via del Calvario!
In questo contesto, fugati dubbi e paure, è facile e gioioso augurarci un santo Natale, è già vivo dentro di noi!
Ogni benedizione per l’Anno Domini 2024
Dal Chiostro del Monastero di San Vincenzo M. in Bassano Romano
I Monaci Benedettini Silvestrini.
Orario delle messe nel nostro Monastero
Orario delle messe nel nostro Monastero - NATALE 2023
23/12: Messa prefestiva 16:30
24/12: 8:30 - 10:00
** NATALE **
MESSA DI NOTTE: 23:30
25/12: 8:30 - 10:00
26/12: 10:00
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31/12: 8:30 - 10:00
31/12: 16:30 - Messa del “Te Deum”
Vi presentiamo il Calendario della nostra Spezieria monastica per l’Anno Domini 2024. Contiene una pianta officinale per ogni mese dell’anno. Ricco di immagini e piacevole. Quest anno il calendario è in forma digitale, da stampare. Se sarà d’interesse per l’anno prossimo verrà stampato e potrà essere richiesto in forma cartacea.
Il calendario può essere scaricato gratuitamente.